Venezia

La città di Venezia è stata per più di un millennio capitale della Repubblica di Venezia e conosciuta a questo riguardo come “la Serenissima”, la Dominante e “la Regina dell’Adriatico”. Questi appellativi erano opposti a “la Superba” o “la Dominante dei Mari”, riferiti alla repubblica marinara di Genova, principale concorrente e avversaria di Venezia.
Per le peculiarità urbanistiche e per il suo patrimonio artistico, Venezia è universalmente considerata una tra le più belle città del mondo ed è annoverata, assieme alla sua laguna, tra i patrimoni dell’umanità tutelati dall’UNESCO: questo fattore ha contribuito a farne la seconda città italiana dopo Roma con il più alto flusso turistico, in gran parte dall’estero.
Il territorio comunale si estende su buona parte della laguna di Venezia ma anche sulla terraferma circostante, comprendendo la vasta area metropolitana che ha per centro Mestre.
Venezia sorge sul livello del mare, in mezzo alla laguna omonima su un totale di 118 isolette consolidate grazie a palafitte e ad una copertura lapidea che ne ha permesso l’urbanizzazione. Alcune di queste isole sono raccolte in gruppi organici tra di loro mentre altre risultano invece più disperse.
La parte storica della città, posta al centro dell’omonima laguna, viene tradizionalmente suddivisa in sei sestieri: Dorsoduro, Santa Croce, San Polo, San Marco, Cannaregio e Castello. I sestieri della città antica si articolano intorno alla doppia ansa del Canal Grande, la via d’acqua principale da cui si snoda una fitta rete di circa 150 canali minori.
Tra le isole maggiori che contornano il nucleo storico e che fanno parte anch’esse del comune, si ricordano Murano, Burano celebri rispettivamente per la lavorazione del vetro e dei merletti, Torcello e la lunga e sottile isola del Lido con i suoi stabilimenti balneari.
Il cuore della città di Venezia è Piazza San Marco, l’unica nel centro storico ad essere caratterizzata dal toponimo “piazza”: le altre piazze sono chiamate infatti “campi” o “campielli”. La Basilica di San Marco è situata al centro della piazza, colorata d’oro e rivestita da mosaici che raccontano la storia di Venezia, assieme ai bassorilievi che raffigurano i mesi dell’anno. Sopra la porta principale, i quattro cavalli bronzei di Costantinopoli che furono trasportati a Venezia in seguito alla quarta Crociata del 1204. La pianta a croce greca è sovrastata da cinque grandi cupole. La fabbrica attuale è la terza Basilica dedicata a San Marco che sorge in questo luogo: le prime due andarono distrutte. Pare che questa versione sia stata ispirata dalla chiesa dei Santi Apostoli di Costantinopoli. L’interno è rivestito di mosaici a fondo oro che raffigurano passi biblici e allegorici. Inizialmente, era la cappella dei Dogi della Repubblica di Venezia.
Il Palazzo Ducale sorge a fianco della Basilica: a unirli, la Porta della Carta, opera di Bartolomeo Bon, che oggi è l’uscita del museo di Palazzo Ducale. L’ingresso principale è sul lato che guarda alla laguna. Sede del governo della Serenissima, è stato costruito nel XV secolo con marmi d’Istria. Qui sorgeva un castello, poi dato alle fiamme per far uscire Pietro IV Candiano che vi aveva trovato rifugio durante una sommossa. Ora il Palazzo è un museo, con opere dei migliori artisti veneziani: la Biblioteca Sansovina, che si trova al suo interno, ospita delle mostre temporanee. Da vedere la Sala del Maggior Consiglio, che per secoli fu la più grande sede di governo del mondo, il Ponte dei Sospiri, le carceri e i Piombi.
Di fronte al Palazzo Ducale sorge il campanile di San Marco: costruito nel 1173 come faro per i naviganti, fu restaurato da Bartolomeo Bon nel XV secolo. Crollò il 14 luglio 1902 e venne interamente ricostruito. La loggetta in marmo rosso di Verona è un’opera di Jacopo Sansovino, e su di essa si trovano i bassorilievi che raffigurano allegorie con le imprese della Repubblica del Leone.
Un altro simbolo della città è il Ponte di Rialto: opera di Antonio Da Ponte, sorse nel 1591. Costituiva l’unico modo di attraversare il Canal Grande a piedi: infatti, rimase l’unico ponte fino al 1854, quando fu costruito il Ponte dell’Accademia (a cui si aggiunsero in seguito il ponte degli Scalzi e il ponte della Costituzione). Sui lati del corpo centrale si trovano negozi di lusso mentre, alla fine del ponte, nel sestiere di San Polo, la pittoresca pescheria e la chiesa di San Giacomo di Rialto.
Altri importanti monumenti veneziani sono l’Arsenale, la basilica di Santa Maria della Salute, la basilica di Santa Maria gloriosa dei Frari, le sinagoghe del Ghetto.
Venezia è celebre anche per i suoi caffè storici. Importato dall’Impero Ottomano intorno al 1615, a partire dal 1683 si diffusero moltissime caffetterie in tutta la città. Il 29 dicembre 1720 fu aperto il celebre Caffè Florian, ancor oggi attivo in Piazza San Marco, sotto le Procuratie Nuove, nel 1775 fu la volta invece dell’altrettanto celebre Caffè Quadri.
Il centro storico di Venezia è ricco di palazzi signorili, che si affacciano sui calli e rii, antiche residenze delle più ricche famiglie veneziane dell’epoca d’oro della città. Tra i più famosi certamente Palazzo Corner, progettato nel XVI secolo da Jacopo Sansovino, Ca’ Rezzonico, nel sestiere di Dorsoduro e opera del Longhena, il Palazzo Zen, la Ca’ d’Oro a Cannaregio, il Palazzo Grimani e il Palazzo Loredan.
A parte le scuole e gli edifici istituzionali (es. Palazzo Ducale), quasi tutti i palazzi sono identificati con il nome della famiglia che li ha fondati o che più vi ha lasciato il proprio segno (es. Palazzo Dario, Palazzo Fortuny). Spesso nel nome vengono citate due o più famiglie (es. Palazzo Cavalli-Franchetti), oppure è specificato il ramo della famiglia (es. Palazzo Morosini del Pestrin).
Molte residenze private mantengono la tradizionale denominazione Ca’, che indicava insieme la casata e l’edificio (es. Ca’ Foscari); più recente l’uso dell’italiano Casa (es. Casa Venier). Alcuni edifici di non grandi dimensioni vengono spesso indicati come Palazzetto (es. Palazzetto Stern).
L’unica piazza a Venezia a denominarsi come tale, è piazza San Marco, tutte le altre prendono il nome di campi o campielli. Essendo, la città, nata con una struttura policentrica e divisa su di molte isole, intorno ai campi si svolgevano molti aspetti della vita sociale, commerciale e religiosa. Essi avevano, inoltre, l’importante compito di assicurare l’approvvigionamento idrico agli abitanti grazie alla presenza di un pozzo al loro centro.