Teatro Obihall

E’ datata 1978 la prima stagione d’attività del Teatro Tenda, la storica struttura che sorgeva dove adesso c’è l’Obihall. Un terreno abbandonato sulla riva destra dell’Arno diventava il punto d’approdo di un vecchio tendone da circo verde e giallo che da quel momento avrebbe smesso, per il resto della sua vita, di ospitare acrobati ed animali per accogliere invece attori e musicisti. Iniziava così, anche a Firenze, la “stagione delle tende”; quel breve e magico periodo in cui tutte le grandi città d’Italia, a partire da Roma, videro sorgere queste strutture che parvero poter risolvere da sole l’annoso problema della mancanza di spazi per lo spettacolo. Le “tende” rappresentavano un superamento dello spazio teatrale classico che pur, nelle sue comodità, risultava troppo “ingessato” per la realtà politica e sociale di quegli anni. Per il rock e la musica leggera in generale si andava in discoteche e balere o – più spesso – si prendeva il treno e l’auto per andare in città più dotate di strutture. La Tenda fu dunque lo spazio giusto per accogliere tutto questo insieme di nuove necessità. Lo dimostrano le numerose quanto eterogenee iniziative che si sono succedute negli anni.

Dei vari chapiteau (questo è il nome francese con cui si identifica il tendone), il primo era il più piccolo; conteneva circa 1.600 persone ed era caratterizzato all’interno da una serie di gradinate che ne percorrevano il perimetro. Quella tenda e il suo interno sono immortalati sulla copertina dell’ormai famoso doppio album di Fabrizio De Andrè con la PFM, disco registrato dal vivo proprio al tenda fiorentino i primi di gennaio del 1979.

Dal ’92 un cambio di proprietà ed un successivo avvicendamento nella gestione hanno dato una forte accelerata lungo la strada del miglioramento strutturale che ha portato nel 2002 alla nascita di una nuova struttura: il Saschall. E’ stato questo infatti il primo nome dato al teatro in virtù del felice incontro con l’azienda Sasch. Concluso il contratto decennale con Sasch, dal 1° ottobre 2011 il teatro si chiama Obihall: “Obi” come il nome dell’azienda tedesca leader in Europa nel campo del bricolage, edilizia e giardinaggio ed “Hall” come segno di continuità con la storia recente e come rinnovata sottolineatura della vocazione di “sala” polivalente, moderna agorà.
A poco più di dieci anni di distanza dalla posa della prima pietra (aprile 2001), il nuovo Teatro di Firenze – nato dalle ceneri del glorioso Teatro Tenda – cambia nome. Scaduto il contratto decennale con la Sasch è stata cercata una nuova partnership che accompagnasse e sostenesse la struttura nei prossimi anni.
Dal 1° ottobre 2011 il teatro si chiama dunque OBIHALL.
“Obi” come il nome dell’azienda tedesca leader in Europa nel campo del bricolage, edilizia e giardinaggio ed “Hall” come segno di continuità con la storia recente e come rinnovata sottolineatura della vocazione di “sala” polivalente, moderna agorà.
Accanto ad OBI continua la preziosa presenza di Banca CR Firenze che ha seguito sempre con affetto ed attenzione la storia del nuovo teatro fin dalla fase di costruzione.