Teatro dell’Opera

Teatro Dell’Opera

Teatro dell’Opera, per il periodo compreso tra la sua edificazione, voluta da Domenico Costanzi, e il 1926, anno in cui il teatro fu acquistato dall’allora Governatore di Roma, portò il nome del suo costruttore.
Domenico Costanzi ne affidò la realizzazione all’architetto milanese Achille Sfondrini. Edificato in diciotto mesi, fu inaugurato il 27 novembre 1880 con l’opera Semiramide di Rossini, diretta dal maestro Giovanni Rossi, alla presenza dei sovrani d’Italia.
Sfondrini progettò il teatro privilegiando soprattutto il risultato acustico e concependo la struttura interna come una “cassa armonica”; la forma a ferro di cavallo ne è una delle prove più evidenti.
Costanzi, che vi aveva investito quasi tutto il proprio patrimonio, conseguentemente al perentorio rifiuto, da parte dell’Amministrazione Comunale, di comprare il Teatro, fu obbligato a diventarne il diretto gestore; pur costretto ad affrontare vari problemi di natura economica, sotto la sua direzione “impresariale”, il Teatro ospitò «prime assolute» di opere, quali Cavalleria rusticana (17 maggio 1890) e L’amico Fritz di Mascagni (31 ottobre 1891), poi diventate famosissime.
Nel 1912 Emma Carelli (1877-1928), moglie di Mocchi, divenne direttrice e responsabile della nuova «Impresa Costanzi», così ribattezzata dopo varie trasformazioni di ordine societario. Chiuso, pertanto, il 15 novembre 1926, fu nuovamente inaugurato il 27 febbraio 1928 con l’opera Nerone di Boito, diretta dal maestro Gino Marinuzzi.
Con l’avvento della Repubblica, acquisita l’attuale denominazione di “Teatro dell’Opera”,
Nel corso di oltre un secolo di vita, il Teatro dell’Opera ha visto aumentare sempre più il proprio prestigio anche in campo internazionale.