San Pietroburgo

Sorge in riva al Mar Baltico, quasi al culmine del golfo di Finlandia, sul delta di un emissario del lago Ladoga, la Neva, che qui si divide in numerosi bracci; di questi i più importanti sono chiamati la Grande, la Media e la Piccola Neva. Dal fiume e dai suoi bracci sono stati derivati molti canali. Grazie a uno di questi, il Canale Marittimo, navi di grosso tonnellaggio possono raggiungere il porto (vasto ben 7 kmq), e in ogni stagione perchè i rompighiaccio ne assicurano l’accesso anche per i 150 giorni di gelo che si registrano annualmente a San Pietroburgo. La città si estende su numerose isole (oltre 110 collegate da più di 700 ponti) e su brevi tratti di terraferma.
Per avere la migliore panoramica della monumentale piazza è consigliabile entrarvi attraverso il Doppio Arco di Trionfo. Eretto nel 1830 per celebrare la vittoria su Napoleone, è opera del napoletano Carlo Rossi (1775-1849), ed è decorato da sculture e bassorilievi di Demut-Malinovskij e Pimenov. Questo arco è congiunto con le sedi, un tempo, dello Stato Maggiore Generale e del Ministero degli Esteri (1819-1829), e l’insieme forma una facciata semicircolare, di stile neoclassico, lunga 600 metri; è considerata il capolavoro dell’architetto Rossi.
Al di là della piazza, oltre la Colonna di Alessandro (1834) che si innalza al centro, sorge il Palazzo d’ Inverno, fiancheggiato dagli edifici di quelli che furono il Corpo di guardia (1837-1843: architetto Brjullov) e l’ Ammiragliato. Opera di Bartolomeo Francesco Rastrelli (1700-1771), che lo edificò nel 1754, fu distrutto da un incendio e ricostruito nel 1837 , su disegni del Rastrelli stesso. Fu sede della corte imperiale per due secoli. Di stile barocco russo, è ricco di ori e marmi, stracarico di ornamenti. Occupa una superficie di 2500 mq (con gli edifici annessi si raggiungono gli 8000 mq) e ha ben 1050 stanze. Il Palazzo e il complesso di edifici di cui si è detto prendono oggi il nome di Ermitage e ospitano il celeberrimo museo.
La costruzione dell’Ammiragliato durò 99 anni. Iniziata per volontà di Pietro il Grande nel 1704, fu condotta a termine nel 1803, con numerose e non sempre felici modificazioni e aggiunte di vari architetti. Il risultato finale fu una severa costruzione di stile neoclassico. La sua guglia dorata, alta 72,5 metri, sulla cui punta sta una banderuola con forma di caravella, è visibile da tutta la città. Il palazzo dell’ Ammiragliato si trova tra le due piazze più belle di San Pietroburgo, la piazza del Palazzo e la piazza dei Decabristi. Su du esso convergono le tre grandi arterie del centro storico, la prospettiva Nevskij, la via Dzersinski e la prospettiva Majorov.
L’ Ermitage è il più grande museo della città e uno dei maggiori, per vastità e importanza, del mondo. Occupa il complesso di edifici che costituivano la residenza della corte imperiale tra la piazza del Palazzo, la via Chalturin e il lungofiume. Questi edifici, tutti collegati fra loro, costituiscono un complesso architettonico di particolare suggestione.
La fondazione dell’ Ermitage risale al 1764. Qui confluirono anche le opere migliori che si trovavano nei palazzi imperiali fuori città e le raccolte espropriate a famiglie dell’aristocrazia e a ricche famiglie borghesi. Nel periodo fra le due guerre arrivarono al museo numerosi preziosissimi reperti frutto delle scoperte delle missioni archeologiche in Asia.
L ‘ Ermitage, fra quadri, sculture, opere grafiche, reperti archeologici, monete, medaglie e oggetti d’arte d’ogni genere, racchiude oggi ben 2.700.000 pezzi ripartiti in 400 sale. Il percorso completo di visita misura 24 chilometri. Le collezioni sono divise per argomenti in sezioni:
– culture primitive dal paleolitico agli slavi;
– arte delle regioni orientali della CSI;
– arte del vicino e medio-oriente;
– antichità classiche;
– cultura e arte russe;
– arte dell’Europa occidentale (le sale da 207 a 241 sono dedicate alla pittura italiana);
– arte orientale;
– numislnatica.
Per visitare il Tesoro dell’Emitage, che annovera l’eccezionale raccolta degli ori di straordinaria fattura degli antichi Sciti, occorre un biglietto supplementare: il numero dei visitatori giornalieri è limitato.