Posizione: Direttamente sulla spiaggia Magaggiari di Terrasini, a pochi passi dal centro del paese, a 2,5 km dall’autostrada e a 10 minuti dall’aeroporto di Palermo.
Comfort: L’hotel rinnovato nel 2006 sposa la modernità del design degli interni con lo stile e i colori mediterranei degli esterni. Le camere, di categoria superiore, sono dotate di aria condizionata, frigobar, telefono e presa internet, tv satellitare, asciugacapelli, linea courtesy e biancheria da camera e da bagno personalizzata. Gran parte delle camere dispongono di terrazze private vista mare (secondo disponibilità).
Ristoranti e servizi: A colazione buffet nella lounge. A pranzo ristorante interno elegantemente arredato con vista sul mare. A cena ristorante esterno su terrazza affacciata sul porticciolo turistico di Terrasini. Cucina tipica siciliana rivisitata nei dettagli. Lounge bar e divani relax. Sala proiezioni con TV Plasma 42” e abbonamento Sky. Wireless gratuita per collegamento Internet. Possibilità di noleggio Pc portatile. Spiaggia convenzionata con ombrelloni e lettini. La vicinanza al porticciolo di Terrasini permette di organizzare escursioni in barca, noleggio gommoni, canoe e wind-surf. Noleggio bici gratuito.
Relax: Splendido solarium sul mare attrezzato con lettini relax e palestra open a disposizione gratuita dei clienti.
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Teatro Italia
Teatro Italia, via Bari, Teatri a Roma
Teatro Obihall
E’ datata 1978 la prima stagione d’attività del Teatro Tenda, la storica struttura che sorgeva dove adesso c’è l’Obihall. Un terreno abbandonato sulla riva destra dell’Arno diventava il punto d’approdo di un vecchio tendone da circo verde e giallo che da quel momento avrebbe smesso, per il resto della sua vita, di ospitare acrobati ed animali per accogliere invece attori e musicisti. Iniziava così, anche a Firenze, la “stagione delle tende”; quel breve e magico periodo in cui tutte le grandi città d’Italia, a partire da Roma, videro sorgere queste strutture che parvero poter risolvere da sole l’annoso problema della mancanza di spazi per lo spettacolo. Le “tende” rappresentavano un superamento dello spazio teatrale classico che pur, nelle sue comodità, risultava troppo “ingessato” per la realtà politica e sociale di quegli anni. Per il rock e la musica leggera in generale si andava in discoteche e balere o – più spesso – si prendeva il treno e l’auto per andare in città più dotate di strutture. La Tenda fu dunque lo spazio giusto per accogliere tutto questo insieme di nuove necessità. Lo dimostrano le numerose quanto eterogenee iniziative che si sono succedute negli anni.
Dei vari chapiteau (questo è il nome francese con cui si identifica il tendone), il primo era il più piccolo; conteneva circa 1.600 persone ed era caratterizzato all’interno da una serie di gradinate che ne percorrevano il perimetro. Quella tenda e il suo interno sono immortalati sulla copertina dell’ormai famoso doppio album di Fabrizio De Andrè con la PFM, disco registrato dal vivo proprio al tenda fiorentino i primi di gennaio del 1979.
Dal ’92 un cambio di proprietà ed un successivo avvicendamento nella gestione hanno dato una forte accelerata lungo la strada del miglioramento strutturale che ha portato nel 2002 alla nascita di una nuova struttura: il Saschall. E’ stato questo infatti il primo nome dato al teatro in virtù del felice incontro con l’azienda Sasch. Concluso il contratto decennale con Sasch, dal 1° ottobre 2011 il teatro si chiama Obihall: “Obi” come il nome dell’azienda tedesca leader in Europa nel campo del bricolage, edilizia e giardinaggio ed “Hall” come segno di continuità con la storia recente e come rinnovata sottolineatura della vocazione di “sala” polivalente, moderna agorà.
A poco più di dieci anni di distanza dalla posa della prima pietra (aprile 2001), il nuovo Teatro di Firenze – nato dalle ceneri del glorioso Teatro Tenda – cambia nome. Scaduto il contratto decennale con la Sasch è stata cercata una nuova partnership che accompagnasse e sostenesse la struttura nei prossimi anni.
Dal 1° ottobre 2011 il teatro si chiama dunque OBIHALL.
“Obi” come il nome dell’azienda tedesca leader in Europa nel campo del bricolage, edilizia e giardinaggio ed “Hall” come segno di continuità con la storia recente e come rinnovata sottolineatura della vocazione di “sala” polivalente, moderna agorà.
Accanto ad OBI continua la preziosa presenza di Banca CR Firenze che ha seguito sempre con affetto ed attenzione la storia del nuovo teatro fin dalla fase di costruzione.
Teatro Galleria
Costruito nel 1954 e ristrutturato nel 1991, il Teatro Galleria è una delle più capienti sale lombarde.
Le attività prevalenti sono cinema, prosa, concerti, musica leggera.
Genova
Palazzo Ducale
Il Primo al 2
Un elegante ristorante nel cuore del quartiere Trieste, a due passi da Villa Ada è pronto ad accogliervi con le nostre Cene con Delitto e un servizio sempre curato.
L’attenzione per la selezione delle materie prime e la predilezione per i prodotti stagionali garantiscono piatti sempre freschi e mai uguali, con abbinamenti classici e insoliti grazie alla sinfonia di sapori creata ad arte.
Napoli
La capitale del Mezzogiorno, una meta incantevole per trascorrere un breve soggiorno tra arte e cultura nel clima mediterraneo ed inconfondibile che irradia questa città dai mille volti. La città è unica già dalla configurazione naturale: Napoli si apre a forma di anfiteatro sul mare ed è delimitata dal Vesuvio, dalle costiere sorrentina e amalfitana e dalle meravigliose isole di Capri, di Ischia, di Procida e dal Capo Miseno.
Le origini di questa città si perdono nei tempi e nelle fascinose leggende, l’ipotesi attualmente giudicata più attendibile è quella che colloca la sua nascita nel IX a.c., quando i greci colonizzarono il golfo “per dirigersi verso gli empori minerari dell’alto Tirreno”, fondando Partenope. In seguito la città fu abbandonata, prendendo il nome di Palepolis (città vecchia); solo nel 470 d.c. i Cumani fondarono Neapolis (città nuova) nella parte orientale della città originaria secondo una pianta detta “per strigas”, cioè organizzata su una rete di strade poste in modo ortogonale, tuttora visibili nella città moderna (Napoli è l’unica “poleis” occidentale ad essere diventata una metropoli). Sebbene i periodi caldi siano i più gettonati per le visite al capoluogo campano, l’inverno napoletano è tutt’altro che spento, anzi coloro che prediligono questa stagione per un breve soggiorno lo fanno per osservare la città con maggiore intimità e lasciarsi ammaliare dai suoi mille angoli e vicoli suggestivi, che negli altri periodi dell’anno passerebbero quasi inosservati.
Un week end a Napoli può avere un positivo effetto sull’umore ed è estremamente consigliato, dunque anche nella stagione fredda. Il treno è probabilmente il mezzo più comodo per giungere a Napoli, la stazione più importante è la Stazione Centrale, in piazza Garibaldi, ben collegata al resto della città tramite la metropolitana FS, la Circumvesuviana e gli autobus; se si desidera raggiungere le isole, Ischia, Capri o Procida e la costiera sorrentina, è bene arrivare alla stazione di Mergellina, considerato che gli aliscafi partono nei dintorni di quest’ultima. Per quanto riguarda l’aereo, a Napoli non atterrano gli aerei molto grandi che normalmente operano su rotte intercontinentali; questo data la vicinanza dell’aeroporto Capodichino alla città; comunque molte tra le compagnie principali fanno scalo a Capodichino.
San Pietroburgo
Sorge in riva al Mar Baltico, quasi al culmine del golfo di Finlandia, sul delta di un emissario del lago Ladoga, la Neva, che qui si divide in numerosi bracci; di questi i più importanti sono chiamati la Grande, la Media e la Piccola Neva. Dal fiume e dai suoi bracci sono stati derivati molti canali. Grazie a uno di questi, il Canale Marittimo, navi di grosso tonnellaggio possono raggiungere il porto (vasto ben 7 kmq), e in ogni stagione perchè i rompighiaccio ne assicurano l’accesso anche per i 150 giorni di gelo che si registrano annualmente a San Pietroburgo. La città si estende su numerose isole (oltre 110 collegate da più di 700 ponti) e su brevi tratti di terraferma.
Per avere la migliore panoramica della monumentale piazza è consigliabile entrarvi attraverso il Doppio Arco di Trionfo. Eretto nel 1830 per celebrare la vittoria su Napoleone, è opera del napoletano Carlo Rossi (1775-1849), ed è decorato da sculture e bassorilievi di Demut-Malinovskij e Pimenov. Questo arco è congiunto con le sedi, un tempo, dello Stato Maggiore Generale e del Ministero degli Esteri (1819-1829), e l’insieme forma una facciata semicircolare, di stile neoclassico, lunga 600 metri; è considerata il capolavoro dell’architetto Rossi.
Al di là della piazza, oltre la Colonna di Alessandro (1834) che si innalza al centro, sorge il Palazzo d’ Inverno, fiancheggiato dagli edifici di quelli che furono il Corpo di guardia (1837-1843: architetto Brjullov) e l’ Ammiragliato. Opera di Bartolomeo Francesco Rastrelli (1700-1771), che lo edificò nel 1754, fu distrutto da un incendio e ricostruito nel 1837 , su disegni del Rastrelli stesso. Fu sede della corte imperiale per due secoli. Di stile barocco russo, è ricco di ori e marmi, stracarico di ornamenti. Occupa una superficie di 2500 mq (con gli edifici annessi si raggiungono gli 8000 mq) e ha ben 1050 stanze. Il Palazzo e il complesso di edifici di cui si è detto prendono oggi il nome di Ermitage e ospitano il celeberrimo museo.
La costruzione dell’Ammiragliato durò 99 anni. Iniziata per volontà di Pietro il Grande nel 1704, fu condotta a termine nel 1803, con numerose e non sempre felici modificazioni e aggiunte di vari architetti. Il risultato finale fu una severa costruzione di stile neoclassico. La sua guglia dorata, alta 72,5 metri, sulla cui punta sta una banderuola con forma di caravella, è visibile da tutta la città. Il palazzo dell’ Ammiragliato si trova tra le due piazze più belle di San Pietroburgo, la piazza del Palazzo e la piazza dei Decabristi. Su du esso convergono le tre grandi arterie del centro storico, la prospettiva Nevskij, la via Dzersinski e la prospettiva Majorov.
L’ Ermitage è il più grande museo della città e uno dei maggiori, per vastità e importanza, del mondo. Occupa il complesso di edifici che costituivano la residenza della corte imperiale tra la piazza del Palazzo, la via Chalturin e il lungofiume. Questi edifici, tutti collegati fra loro, costituiscono un complesso architettonico di particolare suggestione.
La fondazione dell’ Ermitage risale al 1764. Qui confluirono anche le opere migliori che si trovavano nei palazzi imperiali fuori città e le raccolte espropriate a famiglie dell’aristocrazia e a ricche famiglie borghesi. Nel periodo fra le due guerre arrivarono al museo numerosi preziosissimi reperti frutto delle scoperte delle missioni archeologiche in Asia.
L ‘ Ermitage, fra quadri, sculture, opere grafiche, reperti archeologici, monete, medaglie e oggetti d’arte d’ogni genere, racchiude oggi ben 2.700.000 pezzi ripartiti in 400 sale. Il percorso completo di visita misura 24 chilometri. Le collezioni sono divise per argomenti in sezioni:
– culture primitive dal paleolitico agli slavi;
– arte delle regioni orientali della CSI;
– arte del vicino e medio-oriente;
– antichità classiche;
– cultura e arte russe;
– arte dell’Europa occidentale (le sale da 207 a 241 sono dedicate alla pittura italiana);
– arte orientale;
– numislnatica.
Per visitare il Tesoro dell’Emitage, che annovera l’eccezionale raccolta degli ori di straordinaria fattura degli antichi Sciti, occorre un biglietto supplementare: il numero dei visitatori giornalieri è limitato.