Il Colosseo e i Fori Imperiali sono forse la migliore testimonianza della grandezza e della magnificenza dell’Impero Romano. Il Colosseo di Roma fu costruito in mattoni e rivestito di travertino in una valle tra i colli Palatino, Esquilino e Celio dopo aver prosciugato un piccolo lago che Nerone usava per la Domus Aurea. L’edificio di quattro piani, con un’altezza di 48,50 metri ed un estensione che copre un’area ellittica di circa 19000 mq, misura all’asse maggiore 188m e a quello minore 156m. Il primo piano è alto 10,50m con semicolonne in stile dorico, il secondo, più alto di circa due metri è formato, da colonne ioniche, il terzo alto 11,60m ha colonne corinzie mentre il quarto è in muratura con piccole finestre quadrate. A questo livello si trovano anche i fori necessari per sostenere le travi del velario che, in antichità, era utilizzato per proteggere gli spettatori dal sole battente. Il Colosseo di Roma è formato da settori ai quali si poteva accedere grazie a scale e gallerie nelle quali, durante gli spettacoli, trovavano posto venditori di ceci, bevande e cuscini. Lungo gli spalti, fra i posti destinati ai senatori ed ai membri della corte fu costruito per ordine di Augusto il palco dell’imperatore (detto “pulvinar”). Ad esso probabilmente era riservato l’accesso tramite il corridoio sotterraneo noto come passaggio del Commodo per il fatto che, in un passo della “Storia Romana” di Dione Cassio, si narra come l’imperatore Commodo avesse subito un attentato proprio in quello che veniva definito “un andito oscuro” del Colosseo. L’arena ellittica del Anfiteatro Flavio, che misura lungo gli assi circa 77m per 46, era formata da un tavolato di legno ricoperto di sabbia. Per accedervi esistevano due ingressi: ad ovest la “Porta Triumphalis”, dalla quale entravano i gladiatori o gli animali, e ad est la “Porta Libitinensis”, dalla quale venivano portati via i corpi senza vita dei lottatori (da Labitinia Dea della morte). Sotto l’arena del Colosseo si estendevano numerosi corridoi ed ambienti destinati ad ospitare i gladiatori e le belve feroci che potevano essere portati al centro della scena da carrelli elevatori e rampe. Lungo i bordi dell’arena pavimentata c’era un portico a due ordini del quale non ci sono pervenuti i resti mentre intorno all’anfiteatro correva una pavimentazione con cippi in marmo sui quali veniva fissato il velarium. All’esterno dell’edificio si possono notare delle iscrizioni che ricordano i lavori di consolidamento dell’anfiteatro e soprattutto il divieto di Benedetto XIV, Papa dal 1675 al 1758 d.C., di effettuare ulteriori spoliazioni al monumento.
Fori Imperiali
Riguardo alla bellezza e alla magnificenza dei Fori Imperiali, basti pensare che nel I secolo d.C. Roma è ormai una città di oltre 1 milione di abitanti ed ogni imperatore sviluppa il complesso dei fori sia per effettive esigenze della cittadinanza sia per affermare la grandezza propria e della famiglia di appartenenza. Benché in definitiva la zona dei Fori Imperiali di Roma sia il risultato di vari progetti successivi essa rimane oggi distinguibile in alcune aree fortemente caratterizzate. Foro di Augusto Foro di Cesare Foro di Nerva Foro della Pace Foro Traiano Mercati di Traiano.