Villa Clerici – Teatro Greco Romano

Villa Clerici
Il complesso architettonico fu edificato tra il 1722 e il 1733 per volontà di Giorgio Clerici (1648-1736), ricco commerciante di seta, su progetto dell’architetto Francesco Croce, costruttore della guglia principale del Duomo di Milano.
Davanti al fronte principale del palazzo si estendeva uno spazio verde, cinto da un muro, composto da quattro aiuole simmetriche attraversate da un ampio viale centrale, che conduceva all’ingresso della villa. Sul fronte posteriore vialetti e passeggiate verdi coperte delimitavano altre aiuole a parterre.
Dal 1927 la villa è sede della Casa di Redenzione Sociale, fondata dai Padri Paolini. Le sale del piano rialzato dell’edificio sono state destinate al Museo d’Arte Sacra dei Contemporanei.
Inaugurato dall’allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi e dall’ Arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini futuro Papa Paolo VI, giunti fino al quartiere Niguarda per ammirare la Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei presso Villa Clerici.
Una pinacoteca unica nel suo genere, prima in Europa a raccogliere una collezione di soggetti a tematica sacra realizzati in epoca non antica.

Villa Clerici si presenta contornata da un ampio e curato giardino all’italiana esteso su entrambi i fronti.

Aree:
A – cortile d’onore
B – Teatro Greco e giardino all’italiana
C – Teatro Romano
D – giardino con alberi da frutta.

Monumenti / Arboree:
1 – sequenza di teatri;
2 – fontana delle rane;
3 – fontana Nepomuceno;
4 – tassi;
5 – magnolie;
6 – tuie argentate;
7 – corbezzolo.

Lo spazio ha conservato in parte le tracce della splendida sistemazione settecentesca, tuttavia l’aspetto attuale del complesso è opera dall’artista Dandolo Bellini che alla metà del Novecento ne ha liberamente interpretato il disegno originale.
Il cortile d’onore ed il giardino sono disegnati ad aiuole geometriche, attraversate da vialetti i cui punti di intersezione vengono sottolineati dalla presenza di statue su piedistallo.
L’intero assetto è organizzato secondo una precisa prospettiva centrale; sull’asse centrale sono disposti gli arredi scultorei più importanti che arrivano alla scenografica successione di ben due teatri all’aperto, con ampia platea e quinte colonnate.
La disposizione degli alberi nel parco conserva solo in minima parte le essenze del parco originale; molti degli arredi scultorei, quali vasche e statue appartenevano in origine ad altre ville.